Dopo esserci sposati nel 2016, eravamo alla ricerca di un terreno edificabile. A quest'epoca i miei genitori avevano costruito una casa già per la seconda volta. Per questo fin da piccola avevo sempre avuto questo grande sogno di riuscire un giorno a costruire anche io una casa mia. Dopo più di un anno di ricerche intensive finalmente abbiamo scoperto il terreno che faceva al caso nostro. Siccome era abbastanza grande e la mia sorella minore con il suo partner voleva tornare in patria da Monaco, per realizzare anche lei il sogno di una casa sua, abbiamo diviso il terreno e quindi realizzato il sogno delle 4 pareti proprie.
2. Anche tua sorella ha una cucina Nolte. Vi siete influenzate reciprocamente nella progettazione e nell'ideazione delle case e/o cucine?
Naturalmente ci siamo scambiate le idee e siamo anche andate insieme in diversi negozi di cucine. Però il grosso dell'ispirazione mi è venuto da Instagram. Lì ho avuto anche uno scambio molto simpatico.
3. Come descrivereste la vostra cucina? Quali sono le affinità della cucina e quali le differenze?
Selina: la nostra cucina è facile da descrivere: sempre attuale, lineare, in bianco opaco e senza maniglie.
Ylianna: qui non posso che associarmi a mia sorella, con l'eccezione che abbiamo deciso che dovesse essere una combinazione in calcestruzzo bianco opaco.
Per il piano di cottura invece eravamo d'accordo fin dal principio. Doveva esserci a ogni costo un aspiratore nel piano. I nostri fornelli e la lavastoviglie sono identici. Anche se i nostri forni hanno entrambi una funzione per la cottura a vapore, a Ylianna è piaciuto di più il modello con sportello a scomparsa. Quanto al frigo, ci siamo decise per un frigorifero di dimensioni extra. Mia sorella ha la variante un po' più piccola della stessa marca, ma in compenso ha in cucina anche un piccolo freezer separato. Da noi invece l'abbiamo messo nell'ambiente dei servizi.
4. Che cosa vi piace della cucina dell'altra? Che cosa avreste fatto diversamente?
Selina: quello che mi piace molto della cucina di Ylianna e Freddy è il finestrone fisso davanti al piano di cottura, direttamente collegato al piano di lavoro. Così si ha una vista ottima sulla terrazza, che speriamo sarà finita presto. Trovo ottimo anche che siano riusciti a trovare posto in cucina anche per il freezer. È sempre difficile dire che cosa avrei fatto diversamente al posto loro. Ognuno naturalmente ha i propri gusti. Io però avrei scelto dei pensili più grandi. Per quanto riguarda noi, col senno di poi avrei preferito ingrandire la cucina rinunciando in compenso alla sala da pranzo. Dato che mi piace molto il nero, cambierò ancora la rubinetteria con una in nero opaco con doccetta estraibile.
Ylianna: nella cucina di Selina e Basti mi piace particolarmente il design bianco sempre attuale e il piano di cottura allineato con il tavolo da pranzo. È anche particolarmente pratico il grande frigo che, col senno di poi, avrei inserito anche da noi. Da loro non avrei cambiato niente - lo spazio è sfruttato al meglio e la cucina si inserisce ottimamente nello stile dell'arredamento.
5. Voi avete una casa prefabbricata. Che cosa è stato necessario considerare nella progettazione della cucina a causa della casa prefabbricata? Ci sono state specifiche che hanno condizionato la progettazione della cucina? Quando e come è stato inserito il progetto della cucina?
In primissimo luogo quello che posso consigliare è che, se la cucina è importante per te, allora devi progettare la casa intorno alla cucina. Ripensandoci adesso, avrei molto gradito una cucina di backup, collocata direttamente dietro la parete attrezzata con un'anta cieca. Purtroppo con la nostra pianta questo non è stato possibile. Forse ci riusciremo quando costruiremo la prossima volta. Con una casa prefabbricata la corretta pianificazione è tutto. Per questo è importante avere sotto mano un buon planner per cucine, che sappia esattamente dove si devono mettere i vari allacciamenti.
6. Quale valore ha la cucina in casa vostra?
Un grandissimo valore. È il centro della casa e la prima cosa che si vede entrando.
7. Che cosa non dovrebbe assolutamente mancare nella vostra cucina? Che cosa era particolarmente importante per voi?
Certamente un grande frigorifero e un piano di cottura a filo con aspiratore nel piano. Aborro le tradizionali cappe d'aspirazione. E la nostra cucina doveva essere senza maniglie.
8. Come mai avete optato per una cucina aperta? Hai qualche consiglio per dare un senso di intimità anche agli spazi aperti?
Credo che dipenda dal fatto che, anche stando in cucina, si può comunicare con le altre persone che sono in casa. Cucinare in queste condizioni è semplicemente più divertente. Inoltre questa concezione è la più adatta al nostro stile di abitazione moderno.
Il mio consiglio per creare intimità è di non lavorare con due differenti pavimentazioni in un'area living aperta. Questo creerebbe confusione e crea una frattura. In tutta la casa abbiamo scelto il parquet. Questo dà a tutta la casa un senso di calore. Finora ne siamo soddisfatti anche in cucina. Naturalmente bisogna fare un po' più di attenzione, ma questo succederebbe anche con un'altra pavimentazione quando si ha qualcosa di nuovo.
9. Quali consigli dareste agli altri per la progettazione della cucina?
10. Sei il tipo che vuoi vedere tutto sgombro o anche da te ci sono giornate in cui nel lavello si accumula una pila di piatti?
Sono assolutamente un tipo da ordine. Anzi sono quasi un piccolo monaco. Da me deve essere tutto immacolato e sul piano di lavoro non deve esserci roba inutile.
11. Come mai hai scelto una cucina Nolte e come sei arrivata alla marca Nolte?
Anche i miei nella loro seconda casa hanno fatto mettere una cucina Nolte con un grande blocco cucina e un grande armadio a muro alto incassato. Sia l'aspetto che la qualità mi hanno colpito positivamente fin dall'inizio.
12. Di che cosa si compone l'attuale tendenza scandinava e che cosa ti ha ispirato questo stile di arredamento?
L'ispirazione mi è venuta senz'altro da Instagram. Semplicemente amo questa miscela di calore e minimalismo. Qua e là mi piace inserirvi anche un tocco di Industrial Look e Boho.
13. In che modo il tema dello stile scandinavo ha influito sul vostro progetto di cucina?
Per il fatto che in Scandinavia si vedono spesso cucine bianche con piano di lavoro bianco, ovviamente lo stile scandinavo mi ha influenzato un po'. D'altro canto avrei senz'altro scelto questa cucina anche con un altro stile d'arredamento, perché so che resterà sempre attuale e moderna.
14. Tu vivi in una casa minimalista in stile scandinavo. Che cos'è che ti piace di più in questo stile di arredamento? E inoltre, questo rispecchia anche il tuo carattere?
Penso proprio che questo stile sia adatto per me. Io sono piuttosto lineare, diretta e seria. D'altro canto sono però anche una persona assolutamente allegra e cordiale. La miscela dei due componenti si riflette quindi anche nello stile di arredamento. Non faccio altro che buttare via e vivo secondo il motto: meno è meglio.
15. Quali sono i tuoi tre consigli per un arredamento in stile scandinavo?
Penso che si debba restare fedeli alla propria linea cromatica. Combinando il legno con bianco, nero, grigio e tonalità terra smorzate, non si possono fare grossi errori. Introdurre un po' di verde qua e là, anche se io per le piante non ho assolutamente il pollice verde. Per il resto si applica anche qui il principio che meno è più, e poi ognuno ha i suoi gusti.
16. Si dice che non si finisce mai di arredare. Tu cambi o aggiungi spesso qualcosa al tuo arredamento o solo stagionalmente?
(Ride) È vero. Non si sente mai di avere veramente finito. Sento sempre il bisogno di cambiare qualcosa qua e là e sono bravissima a buttare via e fare spazio. Dopo ho sempre come un senso di liberazione. A proposito di buttare via, in effetti ho in programma di occuparmi ancora una volta dei mobili della cucina.
17. C'è una linea cromatica nell'appartamento?
Ma certo, bianco opaco, nero opaco, legno, grigio e tonalità terra smorzate.